Perché le banche centrali (soprattutto Russia e Cina) stanno accumulando oro fisico — e cosa possiamo imparare per proteggere il nostro

Perché Russia e Cina fanno accumulo oro fisico?

Instabilità globale: il nuovo scenario permanente

Dazi, guerre commerciali, conflitti militari, inflazione fuori controllo, de-dollarizzazione. Lo scenario economico e geopolitico degli ultimi anni ha spazzato via molte delle certezze su cui si fondava la gestione del capitale nelle economie occidentali. I mercati finanziari sono sempre più esposti a oscillazioni improvvise e violente, mentre la fiducia nel sistema globale basato sul dollaro viene progressivamente erosa.

In questo contesto, sempre più investitori si chiedono: quale strumento può davvero garantire protezione al patrimonio, al di là delle mode finanziarie e delle soluzioni standardizzate offerte da banche e gestori?

Il ritorno dell’oro fisico come bene rifugio globale

L’oro fisico non è solo una reliquia del passato o l’investimento “della nonna”. È tornato a essere il bene rifugio per eccellenza, il vero baluardo contro il rischio sistemico. Non è una promessa di pagamento, non dipende dalla solvibilità di un emittente, non è un titolo su un foglio di carta. È materia, è realtà. E chi muove le leve del potere economico globale lo sa bene. Nel 2023, secondo il World Gold Council, le banche centrali hanno acquistato oltre 1.100 tonnellate di oro, uno dei livelli più alti mai registrati. Tra gli acquirenti più attivi spiccano Russia e Cina, seguite da altri paesi del blocco BRICS e da economie emergenti che stanno progressivamente riducendo la loro esposizione al dollaro.

I BRICS e la corsa silenziosa all'ORO

Russia e Cina non si stanno limitando a una gestione ordinaria delle loro riserve. Stanno attuando una vera e propria strategia di accumulo di oro fisico, spesso lontano dai riflettori. Diversi analisti indipendenti sostengono che la Cina possieda in realtà una quantità di oro molto superiore a quella dichiarata ufficialmente, con scorte potenzialmente doppie rispetto ai dati comunicati. Questa scelta non è casuale: serve a costruire una riserva reale, non sequestrabile, indipendente dal sistema occidentale. La Russia, dal canto suo, ha progressivamente dismesso una parte delle sue riserve in dollari fin dal 2014, dopo l’inizio delle sanzioni legate alla Crimea, e ha aumentato le sue riserve auree fino a raggiungere livelli tra i più alti al mondo. Anche altri paesi del gruppo BRICS stanno seguendo questa linea, con l’obiettivo di costruire una base monetaria alternativa e rafforzare la propria sovranità economica.
accumulo oro fisico

Non è solo una scelta finanziaria: è una strategia di potere

Pensare che questa corsa all’oro sia solo una questione di “investimenti” sarebbe riduttivo. È molto di più. È una scelta strategica, una componente della guerra economica e geopolitica in atto. Mentre negli Stati Uniti e in Europa si raccontava che la Russia fosse ormai alle corde, con un’economia distrutta e un esercito costretto a usare chip di lavatrici e badili, la realtà ha mostrato una Russia capace di sostenere un conflitto convenzionale ad alta intensità per oltre due anni, continuando a produrre armi, a mantenere un saldo commerciale positivo e ad allargare le proprie alleanze economiche. Questo è stato possibile anche grazie alla costruzione di una rete finanziaria e commerciale alternativa, svincolata dal dollaro, supportata dall’accumulo di oro fisico e da accordi bilaterali con la Cina e con molti paesi emergenti. L’oro, in questo scenario, non è solo una riserva. È una garanzia di sovranità. È un’arma silenziosa, ma potentissima.

Cosa significa per chi gestisce un patrimonio?

La lezione per chi possiede un’impresa, per chi gestisce capitali importanti, per chi ha responsabilità economiche è chiara: l’oro fisico non serve a “speculare”. Serve a proteggere. A garantire che, qualunque cosa succeda ai mercati finanziari, al sistema bancario, alle valute fiat, una parte del proprio patrimonio rimanga intatta, reale, fuori dal rischio di controparte. Proprio come fanno le banche centrali.

Conclusione: imparare da chi muove davvero il mondo

Chi oggi guarda al patrimonio con serietà non può più ignorare questa dinamica. L’oro fisico, custodito in caveau indipendenti, fuori dal circuito bancario, rappresenta una componente fondamentale di una strategia di diversificazione sana e razionale.

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Virgilio Zamparo, Consulente Finanziario Autonomo

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