Il commodity trading

Il commodity trading operato con gli spread è vantaggioso perché ciascuna posizione aperta a mercato è protetta. Leggi l'articolo per scoprire di più a riguardo
commodity trading

Commodity Trading e spread. Come funziona il mercato delle commodities?

Innanzitutto, prima di parlare di commodity trading, facciamo una piccola introduzione e diamo una definizione al termine commodity. 

Le commodities sono risorse naturali lavorate e vendute, per esempio lo zucchero, il mais, il caffè e che appartengono alla categoria dei beni fungibili, ovvero non intercambiabili. 

La prima borsa per lo scambio di materie prime è stata quella di Amsterdam e nacque nel 1530. I trader, o meglio commercianti olandesi del 1500, acquistavano e vendevano prodotti finanziari assai complessi per l’epoca: vendite allo scoperto (che scopriremo in un altro articolo fra qualche tempo), contratti a termine e opzioni. 

Nel 1934, ovviamente negli Stati Uniti, fu creato l’indice dei prezzi delle materie prime: esso consiste in un calcolo di 22 prezzi di materie prime. 

A partire dagli anni ’90 è disponibile un fondo di indice delle materie prime, in cui le attività sono investite in strumenti finanziari basati su un indice di materie prime. 

Come funziona il mercato delle commodities?

Partiamo prima da una domanda ancora più importante, ovvero che cosa influenza i prezzi delle materie prime? Alcuni prodotti sono più vulnerabili alle fluttuazioni rispetto ad altri: per esempio se trattiamo materie agricole come il grano, le condizioni metereologiche possono incidere pesantemente sul raccolto. 

Per questo motivo molti di noi pensano erroneamente che i mercati delle materie prime siano imprevedibili o imponderabili nel rischio. 

I mercati delle commodities invece hanno proprio lo scopo primario di arginare l’imprevedibilità dei mercati usando lo strumento dei futures, contratti a termine e copertura che livellano la volatilità del mercato, permettendo la vendita delle materie prime a un prezzo bloccato a quello attuale. 

Quali sono le categorie?

Di seguito ti elenco le principali categorie di commodity trading che i trader professionisti considerano nelle loro operazioni in borsa:

  1. Energetici: petroliferi, benzina, olio da riscaldamento, gas naturale)
  2. Metalli preziosi e industriali: oro, argento, platino, rame, acciaio.
  3. Coloniali: zucchero, cotone, caffè, cacao
  4. Agricoltura e carni: cereali, soya, bovini, maiali. 

Queste categorie hanno una borsa di riferimenti dove sono scambiate. La principale è senz’altro quella di Chicago, negli USA, il Board of Trade e il Mercantile Exchange.  

Hai mai sentito parlare dello spread trading sulle commodities?

Sicuramente i trader esperti preferiscono questa tipologia di trading sulle commodities in quanto più lenta rispetto ad altre tipologie di trading, es. quello sul forex, e molto remunerativa. 

Prima di tutto ogni spread è una posizione protetta da un contratto al rialzo e uno al ribasso e di conseguenza un rischio minore di esporre le tue finanze alle intemperie dei mercati. In secondo luogo seguirai la stagionalità dei mercati, per la quale abbiamo una mole di dati statistici immensa, ed infine, vantaggio migliore degli altri, non sarai costretto a rimanere con gli occhi attaccati al monitor tutto il giorno!

Ma per questo, dovrai frequentare un master in commodity trading, presto te ne parlerò in modo approfondito. 

Virgilio Zamparo, financial coach e business advisor

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