Il dollaro Usa è ancora la valuta di riserva internazionale?

valuta di riserva internazionale

Il Dollaro Americano, noto anche come il “buck” o semplicemente il “dollaro,” è da decenni la principale valuta di riserva del mondo. Questo status privilegiato è il risultato di una complessa intersezione di fattori storici, economici e geopolitici. In questo articolo, esploreremo le ragioni per cui il Dollaro Americano è una valuta di riserva globale e il suo impatto sul sistema finanziario internazionale. Tuttavia alcuni analisti, tra i quali Ray Dalio, che cito molto spesso nei miei articoli, sono convinti che le cose potrebbero cambiare anche nel breve periodo. Vediamo assieme un po’ di storia. 

Perché il dollaro Usa è valuta di riserva internazionale?

La storia del Dollaro Americano come valuta di riserva risale al secondo dopoguerra, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1944, durante la Conferenza di Bretton Woods, un accordo internazionale fu raggiunto per stabilire un nuovo sistema monetario globale. In base a questo accordo, il Dollaro Americano fu stabilito come la principale valuta di riserva del mondo, e le altre valute furono collegate al Dollaro tramite un sistema di tassi di cambio fissi. Questo sistema, noto come il Sistema di Bretton Woods, creò un ambiente finanziario stabile che favorì la ripresa economica dopo la guerra.

Uno dei principali motivi dietro la scelta del Dollaro Americano come valuta di riserva fu la potenza economica degli Stati Uniti all’epoca. Gli Stati Uniti erano l’unica grande economia mondiale rimasta intatta dalla guerra, e il loro potenziale economico era evidente. Inoltre, il Dollaro era ancorato all’oro, il che significava che gli altri paesi avevano fiducia nella stabilità del suo valore.

L’Abbandono del Sistema di Bretton Woods e l’Ascesa del Dollaro Fluttuante

Tuttavia, nel 1971, il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon annunciò l’abbandono del sistema di Bretton Woods e la cessazione della convertibilità del Dollaro in oro. Questo evento, noto come il “Nixon Shock,” segnò una svolta significativa nella storia del Dollaro Americano come valuta di riserva. Senza il legame all’oro, il Dollaro diventò una valuta fluttuante, il che significava che il suo valore era determinato dal mercato.

Inizialmente, ciò suscitò preoccupazioni riguardo alla stabilità del Dollaro, ma alla fine si rivelò un passo importante verso la sua affermazione come valuta dominante. Il Dollaro era ora flessibile e adattabile alle esigenze dell’economia globale in crescita. Inoltre, gli Stati Uniti mantenevano la loro posizione come la principale economia del mondo, il che aumentava la fiducia nel Dollaro come valuta di riserva.

Questa operazione di cui vi ho parlato anche in altri articoli, ha avuto delle conseguenze ancora palpabili al giorno d’oggi e sintetizzabili in notevole aumento dell’inflazione anche di perdita del potere d’acquisto. 

Leggi l’articolo che ho trattato sul distacco dal sistema monetario Aureo

Il Petrodollaro e il Dominio dell’OPEC

Un altro fattore cruciale nel consolidamento del Dollaro come valuta di riserva globale fu l’accordo tra gli Stati Uniti e i paesi dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio) negli anni ’70. Questi paesi accettarono di vendere il loro petrolio esclusivamente in Dollari Americani, creando così una crescente domanda di Dollari nel mondo. Questo accordo fu particolarmente importante perché il petrolio è una delle risorse più vitali dell’economia mondiale, e la sua quotazione in Dollari contribuì a mantenere la domanda globale per questa valuta.

Il risultato fu un fenomeno noto come “petrodollaro,” in cui i paesi dovevano accumulare riserve di Dollari per poter acquistare petrolio. Questo ha ulteriormente rafforzato il ruolo del Dollaro come valuta di riserva globale e ha contribuito a stabilire la sua supremazia nell’economia mondiale.

In questo video ti ho parlato dei tassi di interesse delle banche centrali, scopri perché dovremmo avere una rendita sul conto corrente…

La Dominanza del Dollaro nei Mercati Finanziari Globali

Oltre all’uso predominante del Dollaro nelle transazioni di petrolio, la sua posizione di dominio è stata ulteriormente consolidata dai mercati finanziari globali. New York è diventata la principale piazza finanziaria del mondo, con Wall Street al centro delle operazioni finanziarie internazionali. Le istituzioni finanziarie statunitensi, come la Federal Reserve e il Tesoro degli Stati Uniti, sono diventate centrali nel sistema finanziario mondiale.

Inoltre, il Dollaro è ampiamente utilizzato come valuta di riserva da parte di banche centrali di tutto il mondo. Queste banche tengono riserve in Dollari per garantire stabilità e fiducia nelle loro economie. Il Dollaro è anche la valuta preferita per le transazioni internazionali, il commercio globale e il finanziamento di progetti internazionali. La sua liquidità e la sua accettazione universale lo rendono una scelta ovvia per le transazioni internazionali.

La Politica Estera degli Stati Uniti e il Dollaro

La politica estera degli Stati Uniti ha anche giocato un ruolo significativo nel mantenimento del Dollaro come valuta di riserva globale. Gli Stati Uniti sono stati storicamente impegnati in alleanze militari e economiche con numerosi paesi in tutto il mondo. Queste alleanze hanno contribuito a promuovere l’uso del Dollaro nelle transazioni internazionali.

Inoltre, gli Stati Uniti hanno utilizzato sanzioni finanziarie come strumento di politica estera, spesso bloccando l’accesso alle istituzioni finanziarie statunitensi per i paesi che non seguono le loro direttive. Questa capacità di influenzare l’accesso al sistema finanziario globale ha ulteriormente rafforzato il potere del Dollaro.

Le Sfide alla Dominanza del Dollaro

Nonostante il suo lungo dominio come valuta di riserva globale, il Dollaro Americano non è immune dalle sfide. Alcuni paesi e organizzazioni internazionali hanno manifestato l’interesse di ridurre la dipendenza dal Dollaro e promuovere l’uso di altre valute, come l’Euro o il Renminbi cinese, nelle transazioni internazionali.

Non dimentichiamoci che l’alleanza dei paesi BRICS, sta costruendo passo a passo una sorta di “blocco” alternativo a quello occidentale. Essi disporranno probabilmente di una moneta alternativa al dollaro, legata anche alle risorse naturali dei vari paesi e quindi con un valido sottostante fisico. 

Un breve cenno ai BRICS ed allo sviluppo di una loro moneta

I BRICS sono un gruppo di cinque importanti economie emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Questi paesi rappresentano una parte significativa della popolazione mondiale e dell’economia globale. Nel corso degli anni, c’è stata una discussione periodica sulla possibilità di creare una moneta comune per i BRICS.

I BRICS hanno lavorato insieme su diverse questioni economiche, finanziarie e commerciali, tra cui la creazione di una banca di sviluppo comune chiamata la “New Development Bank” (NDB) e un accordo per aumentare il commercio intragruppo in valute locali. Tuttavia, una moneta comune simile all’Euro in Europa non è stata ancora implementata.

Vi sono tuttavia alcune difficoltà implementative, sia politiche che economiche: i paesi membri hanno economie molto diverse, politiche monetarie, livelli di sviluppo e obiettivi economici. La creazione di una moneta comune richiederebbe una notevole armonizzazione e integrazione delle politiche economiche, oltre a risolvere le differenze significative tra le economie dei membri del gruppo.

Ritornando agli USA…

La politica interna degli Stati Uniti, inclusi i livelli di indebitamento pubblico e le tensioni politiche, potrebbe influire sulla fiducia nella stabilità del Dollaro. Una declassificazione del rating di credito statunitense o una crisi finanziaria potrebbero mettere in discussione la sua posizione di dominio.

E il bitcoin?

Il ruolo del Bitcoin in un contesto di deprezzamento del Dollaro dipenderà da una serie di variabili, tra cui la percezione degli investitori, la regolamentazione governativa, le condizioni economiche globali e la continua evoluzione del mercato delle criptovalute. Va notato che il Bitcoin è ancora un asset relativamente giovane e il suo futuro rimane incerto, con potenziali vantaggi e rischi associati al suo utilizzo in situazioni di deprezzamento valutario. Gli investitori devono prendere in considerazione attentamente questi fattori prima di decidere se e come includere il Bitcoin nel proprio portafoglio.

Il mio personale pensiero è che il Bitcoin possa veramente prendere piede in un futuro non troppo lontano, dato il suo valore intrinseco: essendo il numero di BTC limitato, non ci sarà il pericolo che si possa inflazionare con ulteriori stampe di moneta come avviene attualmente con le altre valute FIAT. 

Conclusioni

In conclusione, il Dollaro Americano è diventato la principale valuta di riserva globale grazie a una serie di fattori storici, economici e geopolitici. La sua posizione è stata consolidata dalla potenza economica degli Stati Uniti, dall’accordo petrodollaro, dalla liquidità dei mercati finanziari statunitensi e dalla politica estera degli Stati Uniti.

Tuttavia, il futuro del Dollaro come valuta di riserva globale non è scolpito nella pietra. Le sfide potrebbero emergere nel corso del tempo, e la crescente diversificazione delle valute nelle transazioni internazionali è un segnale di cambiamento. Tuttavia, per ora, il Dollaro Americano rimane la valuta di riserva dominante nel sistema finanziario mondiale.

Virgilio Zamparo, Business Consultant & Financial Coach

valuta di riserva internazionale, valuta di riserva internazionale, valuta di riserva internazionale, valuta di riserva internazionale, valuta di riserva internazionale, valuta di riserva internazionale, valuta di riserva internazionale, il dollaro come valuta di, ruolo di valuta riserva, Come funziona il sistema monetario internazionale? Quale moneta caratterizza il sistema economico attuale? Quando è stato inventato il dollaro?

Vai al sito INVESTING.COM per essere sempre aggiornata/o su tutte le news di finanza

Leggi il mio CV e scopri chi sono!